ragazze questa la dovete proprio leggere!!! è da chok!!
Rivelazione choc di Mauro Marin, vincitore della decima edizione del Grande Fratello. L'ex concorrente ha confessato a Chi: "Sono stato ricoverato più volte in reparti psichiatrici per problemi. Ai tempi dei provini ero domiciliato in ospedale e la produzione lo sapeva".
Uno dei più esuberanti e aggressivi concorrenti mai entrati nella Casa, confessa a diversi mesi dalla sua vittoria un problema gravissimo, dunque. "Suo fratello è malato. Sarò più specifico: Mauro Marin necessita di Tso (Trattamento sanitario obbligatorio) a causa di una schizofrenia affettiva con disturbo bipolare, che comporta sbalzi d’umore che portano a picchi maniacali in stati di agitazione e supereuforia alternati a continui cali depressivi". Così si espresse il primario dell’ospedale di Montebelluna con il fratello del vincitore del Grande Fratello.
Il suo malessere fisico e mentale che lo ha costretto a vivere in un ospedale per parecchio tempo ora è diventato un libro, C’è una cosa che non vi ho detto, in cui il ragazzo racconta il suo inferno. "Ammetto che la camicia di forza non mi è mai piaciuta. Ricordo che quando mi legavano nel letto di contenzione, non sentivo più il sangue che circolava nelle vene" ha scritto, specificando poi: "I farmaci per un lungo periodo mi hanno ucciso. La mia motricità era rallentata".
"In manicomio, anzi nella struttura, perché è così che si chiama, le giornate sono uguali" ha proseguito Marin, confessando anche: "Mi sarei potuto lanciare dal terzo piano o buttarmi sotto un treno". La partecipazione al Grande Fratello lo ha in qualche modo salvato: "Facevo i provini per il reality, ma ero domiciliato nella struttura. Il dottor Carlo Alberto Cavallo, psicologo del programma, sapeva tutto. Mi diceva che stavo bene e che ero pronto".
Dopo queste rivelazioni si attendono reazioni violente, già Aldo Grasso del Il Corriere della sera ha affermato: "Capisco che chi deve fare i casting scelga persone anormali per dar vita a certe dinamiche; ma trovo gravissima la vicenda. Sono stupito". Alessandra Comazzi de La Stampa invece replica: "Chi siamo noi per dire che la produzione ha sbagliato? Chi siamo noi per impedire a un ragazzo di godere di un’occasione?".
[Modificato da antonella-90 20/07/2010 17:38]